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Lavorare nel Regno Unito: una guida ai tuoi diritti - (Italian version)

Benvenuto nella guida di Trades Union Congress (TUC) sui tuoi diritti al lavoro nel Regno Unito. TUC è il centro nazionale dei sindacati nel Regno Unito e rappresenta più di 5 milioni di lavoratori.

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I sindacati tutelano i lavoratori per difendere i loro diritti, assicurarsi che i luoghi di lavoro siano sicuri e negoziare salari e condizioni migliori per i loro iscritti. Scopri come iscriversi ad un sindacato.

PASSO 1

I diritti che ti spettano al lavoro dipendono dalla tua categoria di lavoratore.

Condizioni e diritti del lavoro

Che tipo di lavoratore sei?

Tutti i lavoratori con diritto al lavoro nel Regno Unito sono tutelati dai diritti dei lavoratori.

Se non sei un cittadino britannico, potrebbero esserci condizioni associate al tuo visto che limitano le ore o il tipo di lavoro per cui potresti essere impiegato. Per maggiori informazioni, vai al sito web di Home Office [il Ministero dell’Interno del Regno Unito]. Se per qualsiasi motivo il tuo datore di lavoro minaccia di denunciarti al Ministero dell’Interno, è importante che tu riceva consulenza da un avvocato specializzato in immigrazione.

Se sei iscritto ad un sindacato, verifica se esso ha un accordo con avvocati specializzati in immigrazione che possono offrire consulenza.

Puoi trovare un avvocato presso la Law Society [Ordine degli Avvocati] al seguente link.

I sindacati difendono i diritti dei lavoratori provenienti da tutti i Paesi, indipendentemente dalla loro condizione di immigrati o appartenenza etnica. I sindacati creano una solidarietà tra i lavoratori che impedisce ai datori di lavoro di dividerli e di sminuire le loro condizioni lavorative. Clicca qui per scoprire come iscriversi a un sindacato.

I diritti che ti spettano sul lavoro dipendono dalla tua categoria lavorativa.

Generalmente esistono tre categorie ufficiali di occupazione nel Regno Unito: lavoratori dipendenti, lavoratori atipici (occasionali o interinali) e lavoratori autonomi. Clicca sui link a seguire per saperne di più. 

Nota: è importante contattare un rappresentante sindacale o un legale professionista  per consigli su come far valere questi diritti – in una causa legale, solo un tribunale del lavoro può determinare e decidere in base alla categoria lavorativa.

LAVORATORE DIPENDENTE

È probabile che tu appartenga alla categoria del lavoratore dipendente se:

  • devi recarti regolarmente al lavoro
  • il tuo datore di lavoro ha l’obbligo di fornirti lavoro e tu hai l’obbligo di presentarti per svolgerlo
  • devi essere pagato per il lavoro che svolgi
  • devi svolgere tu stesso le tue mansioni lavorative (cioè non ti sarebbe permesso
  • chiedere a un amico o un familiare di farlo per te)
  • il tuo datore di lavoro è responsabile di come, quando e dove lavori
  • il tuo datore di lavoro versa imposte e contribuiti previdenziali e pensionistici statali
  • per tuo conto trattenendoli dalla tua busta paga
  • il tuo datore di lavoro ti fornisce gli strumenti, le attrezzature, le strutture, uniformi, ecc.
  • hai un contratto di lavoro per iscritto.

Nota: Se i punti sopra non si applicano alla tua situazione lavorativa, allora potresti essere un “lavoratore autonomo” oppure un “lavoratore atipico”. Contatta un operatore sindacale se non sei sicuro della tua categoria lavorativa.

Diritti dei lavoratori dipendenti

Tutti i lavoratori dipendenti hanno i seguenti diritti, tuttavia potrai beneficiare di alcuni diritti solo dopo aver lavorato per il tuo datore per un certo periodo di tempo. Clicca sui rispettivi link per essere indirizzato a ulteriori informazioni e per scoprire quali diritti spettano dopo determinati periodi di tempo.

Tutti i lavoratori dipendenti hanno diritto:

  •  ad essere pagati almeno il salario minimo nazionale
  •  alla protezione contro detrazioni illecite dalla busta paga
  • alle ferie annue retribuite
  • alla pause di lavoro garantite per legge
  •  alla protezione dagli infortuni sul lavoro
  • a non lavorare più di 48 ore in media a settimana
  •  alla protezione contro le discriminazioni illecite
  • alla tutela in caso di denuncia di pratiche scorrette sul posto di lavoro(‘whistleblowing’)
  • a non essere trattati in modo svantaggiato se lavorano part-time
  • ad iscriversi ad un sindacato
  • ad essere assistiti in caso di vertenze sindacali e azioni disciplinari
  • all’indennità per malattia
  •  alla tutela in caso di gravidanza
  •  al congedo e indennità per maternità e paternità
  • al periodo minimo di preavviso in caso di fine del rapporto di lavoro, ad esempio in caso di licenziamento
  • alla tutela contro il licenziamento ingiusto
  • a richiedere orari di lavoro flessibile
  • a permessi in caso di emergenze
  • all’indennità di licenziamento per esubero.

LAVORATORE ATIPICO

È probabile che tu appartenga alla categoria del lavoratore atipico se:

  • il tuo datore non deve offrirti ore di lavoro regolari o garantite
  • non sei tenuto ad accettare alcun lavoro o turno che il tuo datore di lavoro ti offre
  • hai un contratto di lavoro che ti descrive come “occasionale” oppure “a chiamata”
  • devi svolgere il tuo lavoro da solo (cioè non ti sarebbe permesso chiedere a un
  • amico o un familiare di farlo per te)
  • il tuo datore di lavoro versa imposte e contribuiti previdenziali e pensionistici statali trattenendoli dalla tua paga
  • il tuo datore di lavoro ti fornisce gli strumenti, le attrezzature, le strutture, uniformi, ecc.

Nota: Se i punti sopra non si applicano alla tua situazione lavorativa, allora potresti essere un “lavoratore autonomo” oppure un “lavoratore dipendente”. Contatta un operatore sindacale se non sei sicuro della tua categoria lavorativa.

Diritti dei lavoratori atipici

Tutti i lavoratori atipici hanno il diritto:

  •  ad essere pagati almeno il salario minimo nazionale

  • alla protezione contro detrazioni illecite dalla busta paga
  • alle ferie annue retribuite
  • alla durata minima prevista di riposo
  • alla protezione dagli infortuni sul lavoro
  • a non lavorare più di 48 ore in media a settimana
  • alla protezione contro le discriminazioni illecite
  •  ad alcune forme di tutela in caso di gravidanza
  • alla tutela in caso di denuncia di pratiche scorrette sul posto di lavoro (‘whistleblowing’)
  •  a non essere trattati in modo svantaggiato se lavorano part-time
  • ad iscriversi ad un sindacato
  • ad essere assistiti in caso di vertenze sindacali e azioni disciplinari

Contratto a zero ore?

Se hai un contratto a zero ore è probabile che tu appartenga alla categoria dei lavoratori occasionali, sebbene molti lavoratori a contratto a zero ore possono anche appartenere alla categoria dei lavoratori dipendenti, in base al proprio modello personale di lavoro. Pertanto, è sempre una buona idea verificare con il proprio sindacato i diritti che ti spettano.

LAVORATORE INTERINALE

Fare riferimento alla pagina web sui lavoratori interinali

LAVORATORE AUTONOMO

È probabile che tu appartenga alla categoria del lavoratore autonomo se:

  • versi direttamente le tue imposte e i tuoi contributi previdenziali e pensionistici statali
  • puoi assumere qualcun altro per svolgere il lavoro al tuo posto
  • sei tu stesso a fornire gli strumenti e le attrezzature necessarie
  • emetti fatture per il tuo lavoro invece di ricevere uno stipendio
  • rischi di perdere reddito se c’è un problema.

Finto lavoratore autonomo?

Se sospetti di essere un “lavoratore atipico “oppure un “lavoratore dipendente” ma sei trattato come lavoratore autonomo, dovresti contattare immediatamente un operatore sindacale. Tutti i lavoratori autonomi hanno il diritto:

  • a salute e sicurezza sul lavoro;
  • alla tutela contro le discriminazioni illecite.
  • In caso di gravidanza, può spettare l’indennità di maternità.

Esistono alcuni diritti aggiuntivi che si applicano a certi lavoratori autonomi che il sindacato può aiutarti a rivendicare. Per sapere qual è il sindacato di riferimento per il tuo settore, utilizza lo strumento di ricerca sindacati Ora che sai che tipo di lavoratore sei, scopri quali

Ora che sai che tipo di lavoratore sei, scopri quali sono i tuoi diritti. Vai a Step 2

PASSO 2

Una volta stabilita la categoria lavorativa a cui appartieni, scopri quali diritti ti spettano dai link che seguono.

Guida alla retribuzione

Busta paga

I lavoratori dipendenti hanno diritto alla busta paga ogni volta che vengono remunerati. La busta paga dovrebbe indicare quanto sono stati pagati, quali detrazioni sono state applicate (ad.es. imposte, contributi previdenziali e pensionistici nazionali e iscrizione al sindacato) e il netto in busta.

Ogni anno i datori devono fornire ai lavoratori dipendenti un certificato P60 che riporta la retribuzione lorda annuale, la retribuzione netta in busta e le trattenute totali effettuate sulla retribuzione durante l’anno.

Salario minimo nazionale

I lavoratori atipici e dipendenti hanno il diritto di essere remunerati almeno con il salario minimo nazionale, che è stabilito dal governo e rivisto ogni anno dalla Low Pay Commission, la commissione che verifica i casi di paga al di sotto dei minimi previsti e che include anche sindacati e datori di lavoro. Le tariffe di remunerazione minima variano per i ragazzi dai 16 ai 17 anni, dai 18 ai 20 anni, dai 21 ai 24 anni, dai 25 anni in su e per alcuni apprendisti e tirocinanti. Scopri di più sugli importi aggiornati del salario minimo nazionale. Se pensi di essere pagato al di sotto del salario minimo nazionale, contatta il servizio di assistenza online di Pay and Rights at Work oppure chiama il numero 0300 123 1100.

Trattenute dalla retribuzione

Il tuo datore di lavoro non dovrebbe effettuare alcuna trattenuta dalla tua retribuzione a meno che:

  • La trattenuta è prevista dalla legge (ad es. imposta sul reddito e contributi previdenziali e pensionistici statali).
  • La trattenuta è consentita dal contratto (ad es. iscrizione al sindacato).
  • Hai firmato un accordo scritto che autorizza la trattenuta.
  • Il tuo datore di lavoro ti ha pagato in eccesso – in tal caso dovresti rivolgerti ad un operatore sindacale.
  • Non hai lavorato a causa di uno sciopero (il tuo datore di lavoro può detrarre lo stipendio solo per i giorni in cui non hai lavorato).
  •  Esistono inoltre norme speciali sulle trattenute salariali per i lavoratori nei punti vendita, per i casi in cui il datore di lavoro ritiene che il lavoratore potrebbe aver rubato - chiedi consiglio a un operatore sindacale.
  • Se il tuo datore di lavoro ti fornisce l’alloggio, può pagarti una tariffa leggermente inferiore al salario minimo nazionale, ovvero una compensazione per alloggio.
  • Se lavori nel commercio al dettaglio, il tuo datore di lavoro può trattenere un massimo del 10% della tua retribuzione lorda settimanale o mensile (la tua retribuzione al lordo delle tasse e dei contributi previdenziali e pensionistici statali) per coprire eventuali errori o mancanze, ad esempio nella gestione dei contanti o del magazzino.
  • Il tuo datore di lavoro deve farti sapere per iscritto se sei in debito e dovrà spiegare come ti richiederà indietro il denaro prima del tuo prossimo giorno di paga.

Detrazioni illecite dalla retribuzione

  • Non è possibile effettuare detrazioni per i dispositivi di protezione necessari per svolgere il proprio lavoro in sicurezza. In caso di domande, rivolgiti al responsabile per la salute e la sicurezza della tua azienda.
  •  Se la retribuzione percepita è inferiore all’importo totale delle retribuzioni che devono essere corrisposte, l’importo del mancato pagamento è considerato un’ingiusta detrazione dalla retribuzione

Imposte e contributi previdenziali e pensionistici statali

Ad ogni lavoratore nel Regno Unito viene assegnato un numero di iscrizione alla previdenza sociale statale. Questo è un numero personale rilasciato dal governo e necessario per lavorare legalmente. È usato per tenere traccia dei contributi previdenziali e pensionistici.

Bisogna inoltre versare l’imposta sul reddito salariale al di sopra di una certa soglia. Ad ogni lavoratore nel Regno Unito viene assegnato un codice imposte, che consente al datore di lavoro di calcolare gli importi fiscali che deve versare per tuo conto. Se hai appena iniziato a lavorare nel Regno Unito, probabilmente ti verrà assegnato un codice imposte “d’emergenza” temporaneo fino a quando non ti verrà dato il codice imposte adeguato.

Se non si dispone di un numero di iscrizione alla previdenza sociale statale (NINo) o se il datore di lavoro ne ha rilasciato uno temporaneo, è necessario chiamare lo 0845 6000643 oppure richiedere il numero di previdenza sociale nazionale. Se il tuo datore di lavoro si offre di pagarti solo in contanti senza versare i contributi previdenziali e pensionistici statali o le imposte (ovvero “cash in hand”), dovresti contattare un operatore sindacale il prima possibile. È illegale assumere con retribuzione “cash in hand”.

Indennità per malattia

Il tuo livello di indennità per malattia dipende dalla prassi specifiche del tuo posto di lavoro e può variare se sei in malattia per contagio da coronavirus. Consulta le linee guida del governo qui.

Se il tuo datore di lavoro non versa l’indennità di malattia maggiorata, potresti aver diritto all’indennità per malattia prevista per legge, ovvero un’indennità statale forfettaria ad aliquota fissa; va versata dal tuo datore di lavoro dal quarto giorno di malattia fino a 28 settimane. Hai diritto all’indennità per malattia prevista per legge se hai versato sufficienti contributi statali. Se non sei idoneo all’indennità per malattia prevista per legge, potresti avere diritto a richiedere il sostegno al reddito o il sussidio di disoccupazione e indennità di sostegno. Scopri di più.

Diritti per genitori in attesa o neogenitori

Diritti per le donne in gravidanza o in allattamento

Tutte le lavoratrici in gravidanza o in congedo maternità hanno il diritto di non essere discriminate a causa della loro condizione, ad esempio non devono essere sanzionate per assenza legata alla gravidanza. In più, chi ingaggia una lavoratrice interinale non deve terminare l’incarico se scopre che la lavoratrice è incinta. Le ditte e aziende con lavoratrici incinte o neomamme devono adottare misure per ridurre al minimo il rischio di danni ad esse o ai loro bambini.

Indennità per maternità

Ad alcune lavoratrici possono spettare 39 settimane di indennità per maternità obbligatoria (SMP). Le prime sei settimane di SMP sono pagate al 90 percento della normale retribuzione, mentre le rimanenti vengono pagate ad aliquota fissa. Se una lavoratrice non è idonea a SMP, le potrebbe spettare l’assegno di maternità fino a 39 settimane. L’assegno di maternità viene corrisposto forfettariamente, ad aliquota fissa, per 39 settimane.

Diritti aggiuntivi per le lavoratrici dipendenti neomamme o in gravidanza

  • Permessi retribuiti per partecipare agli appuntamenti prenatali.
  • Il datore di lavoro deve adottare misure per proteggere le lavoratrici dipendenti e i loro bambini da possibili infortuni sul posto di lavoro. Se non è possibile adeguare il proprio lavoro o le condizioni di lavoro per ridurre al minimo il rischio di danni, il datore deve offrire loro un lavoro alternativo adatto a termini e condizioni non meno favorevoli. Se non è possibile trovare loro un lavoro alternativo adeguato, il datore deve sospendere la lavoratrice dalla sue mansioni e quest’ultima ha diritto ad essere retribuita durante la sospensione.
  • È previsto un congedo di maternità fino a 52 settimane (le prime due settimane di congedo di maternità sono obbligatorie). Le lavoratrici dipendenti non devono subire alcun pregiudizio o essere discriminate per aver cercato di fruire o per aver usufruito del congedo di maternità.
  • Se il congedo di maternità della lavoratrice dipendente è di 26 settimane o meno, ha il diritto di tornare allo stesso lavoro, mentre se si tratta di oltre 26 settimane e non è possibile ritornare alle stesse mansioni di prima, le potrà venire assegnato un lavoro alternativo adeguato, con termini e condizioni contrattuali simili.
  • Le neomamme possono convertire fino a 50 settimane del loro congedo di maternità in congedo genitoriale condiviso se loro e il padre/il partner sono idonei. Scopri di più sul congedo genitoriale condiviso.
  • Nel caso di adozione di bambino da parte di lavoratori dipendenti a cui sia affidata la sua cura principale, essi avranno diritti simili di congedo e indennità genitoriale nel primo anno. Maggiori informazioni su congedo e indennità per adozione.

Diritto al congedo di paternità per i lavoratori dipendenti

In qualità di neopadri o padri in attesa, o di partner della madre con ruolo di principale responsabile dell’accudimento del bambino, i lavoratori dipendenti hanno i seguenti diritti:

  • Permessi non retribuiti per partecipare a un massimo di due appuntamenti prenatali.
  • Fino a due settimane di congedo di paternità al momento del parto se sono stati assunti dal loro datore di lavoro per almeno 26 settimane entro la quindicesima settimana prima della settimana prevista del parto.
  • Fino a due settimane di indennità di paternità per legge se hanno diritto al congedo di paternità e hanno guadagnato più del limite per redditi inferiori.
  • Possibilità di congedo più lungo per prendersi cura del bambino nel primo anno se, insieme alla madre, sono idonei al congedo parentale condiviso (SPL). Ciò consente a una madre di convertire fino a 50 settimane del suo congedo di maternità in SPL che entrambi i partner possono utilizzare nel primo anno.

I lavoratori dipendenti che stanno per adottare un bambino con il loro partner avranno diritti simili di congedo e indennità. Scopri di più su congedo e indennità per adozione.

Ulteriori informazioni (solo versione inglese )

Scarica Leave and pay for mothers (PDF)

Scarica Paternity leave and pay (PDF)

Orario di lavoro e ferie

Settimana lavorativa

I lavoratori dipendenti e i lavoratori atipici hanno diritto a non lavorare in media più di 48 ore a settimana, calcolate su un periodo di 17 settimane. I lavoratori di età superiore ai 18 anni possono firmare una clausola contrattuale con cui si rinuncia a tale diritto per un massimo di 48 ore settimanali, purché il lavoratore decida liberamente e senza pressioni. Se successivamente si cambia idea e si vuole esercitare il diritto a non lavorare più di 48 ore settimanali, occorre informarne il datore di lavoro, sebbene l’autorizzazione potrebbe non essere immediata ma essere concessa dopo qualche settimana. Un operatore sindacale sarà in grado di fornire indicazioni.

Lavoro notturno

I lavoratori dipendenti o i lavoratori atipici impiegati su turni di notte non dovrebbero lavorare più di otto ore di notte ogni 24 ore. Ciò viene calcolato in media su un periodo di 17 settimane, o sull'intera durata del contratto nel caso in cui quest'ultimo sia inferiore a 17 settimane. Esempio: un lavoratore interinale assunto per un mese non dovrebbe effettuare più di 48 ore di lavoro notturno in media a settimana su un periodo di 4 settimane. Il datore di lavoro è tenuto a offrire la possibilità di un controllo medico gratuito ai lavoratori atipici prima di inserirli in turni notturni e di nuovo a cadenza regolare in seguito.

Pause di riposo

I lavoratori dipendenti e i lavoratori atipici hanno diritto a una pausa di 20 minuti qualora la giornata lavorativa superi le sei ore. I lavoratori di età inferiore a 18 anni hanno diritto a una pausa di 30 minuti dopo quattro ore e mezza di lavoro. I lavoratori dipendenti e i lavoratori atipici hanno diritto a 11 ore ininterrotte di assenza dal lavoro ogni 24 ore di lavoro. Scopri di più sull’orario di lavoro.

Ferie annue

I lavoratori dipendenti e i lavoratori atipici hanno diritto a un minimo sindacale di quattro settimane di ferie retribuite all’anno, più 8 giorni di festività nazionali (bank holidays). In alcuni luoghi di lavoro i datori consentono a tutto il personale di usufruire delle festività nazionali, ma in altri i lavoratori possono sostituire le festività nazionali con giorni di permesso retribuiti. Verifica le tue condizioni contrattuali, il manuale del personale o contatta il tuo rappresentante sindacale per conoscere i tuoi diritti in merito.

Diritti alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro

L’azienda/attività per cui lavori ha il dovere di fornirti un ambiente di lavoro sano e sicuro, compresa la formazione su questioni di salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Esistono molte regole speciali che vigono nei luoghi di lavoro ove vi siano particolari rischi per i lavoratori atipici. Dovresti assicurarti che nel tuo luogo di lavoro esista un rappresentante sindacale per la salute e sicurezza. Per ulteriori informazioni sui tuoi diritti in materia di salute e sicurezza, consulta il sito web gestione salute e sicurezza (HSE).

Gestione dei problemi sul lavoro

Vertenze e reclami

Se ritieni di essere trattato ingiustamente sul lavoro, ad esempio se pensi di essere discriminato dal tuo datore o di non godere di appropriate condizioni di lavoro, rivolgiti a un rappresentante sindacale. Insieme, dovreste cercare di sottoporre informalmente la questione all'attenzione del tuo diretto superiore o, se ciò non fosse possibile, di un superiore con maggiore autorità aziendale. Se questo non produce gli effetti desiderati, oppure non è appropriato, dovresti seguire le procedure per avanzare formale reclamo predisposte dal tuo datore di lavoro, ovvero contattarlo per iscritto spiegando perché ritieni di subire un trattamento scorretto, mentre il datore di lavoro dovrebbe organizzare una riunione per discutere del reclamo. Hai diritto ad essere accompagnato/a allariunione da un rappresentante.

Se non sei soddisfatto dell’esito, puoi richiedere una riunione d'appello. Anche in tale eventualità hai diritto ad essere accompagnato da un rappresentante sindacale. Se l’accompagnatore prescelto dal lavoratore non è disponibile all’ora della riunione proposta dal datore di lavoro, quest’ultimo deve rinviarla ad un orario proposto dal lavoratore, purché l’orario alternativo sia ragionevole e non oltre cinque giorni lavorativi dopo la data originariamente proposta.

Nota: molti datori di lavoro non permettono ai lavoratori atipici o autonomi di avvalersi delle procedure di reclamo; per assistenza, rivolgiti a un rappresentante sindacale.

Provvedimenti disciplinari

Se sei un lavoratore dipendente e il tuo datore di lavoro decide di prendere provvedimenti disciplinari nei tuoi confronti, dovresti chiedere assistenza a un operatore sindacale e consultare le procedure disciplinari sul tuo contratto di lavoro.

A livello generale, la procedura disciplinare dovrebbe articolarsi come segue:

  • Se il tuo datore di lavoro ritiene che tu stia lavorando al di sotto delle aspettative o che tu abbia agito impropriamente, dovrebbe avviare un'indagine per verificare se esistono i presupposti per un'azione disciplinare nei tuoi confronti. Potrebbe inoltre chiederti di partecipare a una riunione ispettiva. Malgrado il lavoratore non abbia diritto ad essere accompagnato da un operatore sindacale a tale riunione, si può comunque tentare di farne richiesta: un buon datore di lavoro potrebbe consentirlo.
  • Il datore di lavoro dovrebbe poi avvisarti formalmente e per iscritto se ritiene che esista un fondamento per un provvedimento disciplinare nei tuoi confronti. Dovrebbe quindi invitarti a una riunione, informarti circa il tuo diritto di essere accompagnato/a da un rappresentante sindacale e comunicarti le prove che intende usare contro di te.
  • Infine, il datore di lavoro dovrebbe convocarti in una riunione faccia a faccia per discutere la questione. Hai diritto ad essere accompagnato/a da un rappresentante sindacale e devi informarne il datore di lavoro. Dopo tale riunione, il datore di lavoro deve comunicarti la sua decisione e che hai diritto a fare ricorso contro la decisione stessa.

È illegale essere licenziati per motivi di:

  • iscrizione a un sindacato o partecipazione ad attività sindacali
  •  salute e sicurezza
  • esercizio dei propri diritti sul lavoro
  • gravidanza e maternità
  • discriminazione

Il tuo datore di lavoro deve seguire una procedura di licenziamento equa e giusta. In caso contrario, puoi presentare un ricorso contro il tuo datore di lavoro per licenziamento illegittimo. Per ulteriori consigli, rivolgiti ad un operatore sindacale.

Discriminazione e molestie sul lavoro

Se ritieni di aver subito mobbing, molestie o discriminazioni sul lavoro, dovresti contattare un sindacato.

Hai il diritto di non essere discriminato a causa di origine etnica, sesso, nazionalità, religione o credo, orientamento sessuale, gravidanza, maternità, età o disabilità (ovvero le cosiddette “caratteristiche protette”). Dovresti anche rivolgerti ad un sindacato se ritieni di essere discriminato/a a causa della tua condizione di immigrato/a. Se sei disabile hai diritto a un ulteriore supporto. Il datore di lavoro è tenuto ad apportare ragionevoli adattamenti ai locali di lavoro, alle attrezzature e all'orario lavorativo in modo tale da impedire che tu sia svantaggiato rispetto agli altri colleghi. Tale obbligo vige solo se il datore di lavoro è a conoscenza della tua disabilità.

È inoltre illegale discriminare sulla base di un contratto di lavoro a tempo determinato o part-time. La discriminazione potrebbe anche verificarsi in caso di lavoratori retribuiti di meno, che lavorano a termini e condizioni peggiori rispetto ad altri colleghi o che non vengono incaricati di svolgere un particolare lavoro.

Se qualcuno al lavoro si comporta con te in un modo che ritieni inaccettabile, e tale comportamento è ostile, intimidatorio, umiliante o offensivo, incluse le attenzioni sessuali non desiderate, ciò costituisce un comportamento vessatorio (“harassment”). Le molestie sono illegali se riferibili ad una delle suddette “caratteristiche protette”. È inoltre illegale essere presi di mira o vittimizzati per aver sollevato una questione di discriminazione o per aver aiutato un collega in un reclamo. Dovresti annotare tutti gli episodi di mobbing, molestie o discriminazione e conservare ogni altra eventuale prova in tal senso, poiché ti servirà in caso tu debba esporre denuncia formale. Il sindacato può assisterti nella procedura per denunciare formalmente.

Portare un caso davanti a un tribunale del lavoro

Se hai un problema sul lavoro, un sindacato dovrebbe essere in grado di aiutarti a risolverlo e, eventualmente, a portare il tuo caso davanti a un tribunale del lavoro. I tribunali del lavoro sono tribunali speciali con giurisdizione in materia di lavoro. Se il tribunale si pronuncia a tuo favore, potrebbe ordinare al tuo datore di lavoro di pagarti un risarcimento.

Per portare un caso davanti al giudice è essenziale consultare il proprio sindacato oppure contattare ACAS al numero 0300 123 1100. Sei tenuto ad avvisare ACAS prima di poter adire il Tribunale del Lavoro. Ti sarà offerto un servizio di “conciliazione preliminare”. La maggior parte delle denunce deve essere effettuata entro tre mesi solari dall'accadimento del fatto contestato.

Ulteriori informazioni (solo versione inglese)

Scarica Understanding grievances and disciplinaries (PDF)

Lavoratori interinali

Diritti per i lavoratori interinali

I lavoratori interinali godono degli stessi diritti degli altri lavoratori ‘atipici’. I lavoratori interinali con contratti “a cottimo” hanno gli stessi diritti dei 'lavoratori dipendenti’. Inoltre, i lavoratori interinali hanno diritto ad ottenere una dichiarazione scritta dei termini e condizioni prima dell'inizio di qualsiasi lavoro. Un'agenzia interinale non può:

  • addebitare al lavoratore una commissione semplicemente per trovargli un lavoro o inserirlo nel proprio database;
  • fare pressione sul lavoratore per pagare per altri prodotti o servizi da loro offerti come la stesura del CV, corsi di formazione o dispositivi di protezione personale come condizione per utilizzare il loro servizio di ricerca del lavoro;
  • trattenere il pagamento del lavoratore semplicemente perché l'agenzia non ha ricevuto a sua volta il pagamento dall'impresa per la quale il lavoratore ha prestato servizio, o perché non può fornire un cartellino/foglio di presenza firmato. È responsabilità dell'agenzia interinale stabilire le ore di lavoro effettivamente prestate dal lavoratore.

Per maggiori informazioni, consulta la guida online sui lavoratori Interinali di TUC. [PDF].

Infortuni sul lavoro

Le agenzie interinali hanno il dovere di informarsi su eventuali rischi per la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro noti all’organizzazione che assume un lavoratore interinale e le misure adottate per prevenire o controllare tali rischi. Esse devono verificare che la ditta/impresa abbia effettuato un’approfondita valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza e garantire che i lavoratori siano a conoscenza della situazione prima di inserirli in un organico aziendale.

Parità di trattamento

Dal primo giorno di lavoro per un’agenzia interinale, i lavoratori hanno diritto:

  • ad accedere alle stesse strutture del personale a tempo indeterminato
  • alle stesse opportunità di candidarsi per posti vacanti interni del personale a tempo indeterminato.

Una volta che i lavoratori interinali hanno prestato servizio nello stesso ruolo presso un’azienda/attività per 12 settimane, hanno diritto:

  • ad essere retribuiti alla stessa tariffa del personale a tempo indeterminato (a meno che non si tratti di contratto “a cottimo”, vedi sotto)
  • allo stesso trattamento ferie del personale a tempo indeterminato
  • allo stesso trattamento di orario di lavoro del personale a tempo indeterminato.
Trova un sindacato

Quando un gruppo di lavoratori unisce le forze e fa sentire la propria voce, il loro datore di lavoro deve ascoltare. È così che i sindacati migliorano le cose sul lavoro. Perciò scopri qual è il sindacato giusto per te, fai gruppo sul posto di lavoro e iscriviti a un sindacato per affrontare tutti i problemi che state affrontando insieme. Oltre 5,5 milioni di persone sono iscritte a un sindacato, dagli infermieri ai cassieri, dagli autisti di camion ai piloti di linea. I sindacati aiutano i lavoratori a riunirsi, a impedire che vengano trattati ingiustamente e a ottenere condizioni migliori dai loro datori di lavoro.

Da notare:

  • Hai il diritto legale di iscriverti a un sindacato. È illegale per un datore di lavoro svantaggiarti perché sei iscritto a un sindacato.
  • Alcuni sindacati possono avere restrizioni su chi può iscriversi, perché di solito rappresentano persone in lavori specializzati.
  •  Generalmente i sindacati non possono aiutare i lavoratori con un problema che si è verificato prima che si iscrivessero al sindacato.

Trova subito il sindacato giusto per te

Contatti utili

Iscriviti a un sindacato

Il sindacato ti assiste nell’affrontare i problemi che stai riscontrando sul lavoro, ti aiuterà a unire le forze con altri lavoratori per negoziare con il tuo datore di lavoro per garantire una retribuzione e un trattamento migliori e fornirti supporto legale nei procedimenti disciplinari e di vertenza o reclamo.

Per sapere a quale sindacato puoi iscriverti

Advisory, Conciliation and Arbitration Service (Acas),

Servizio di Assistenza, Conciliazione e Arbitrato ACAS è un ente pubblico che promuove buone relazioni sul luogo di lavoro. La sua linea di assistenza nazionale offre consulenza sul salario minimo nazionale, sulle agenzie di collocamento, sull’orario di lavoro, sui diritti dei lavoratori agricoli e sul caporalato. Dispone inoltre di un servizio di traduzione in oltre 100 lingue. Tel.: 0300 123 1100 aperto dalle 8:00 alle 20:00 dal lunedì al venerdì e dalle 9:00 alle 13:00 il sabato

Equality and Human Rights Commission (EHRC)

Commissione per l’uguaglianza e i diritti umani EHRC è un organismo indipendente istituito per aiutare a eliminare la discriminazione, ridurre le disuguaglianze e proteggere i diritti umani. 

Citizens Advice

Sportello del cittadino

Offre consulenza gratuita e riservata su questioni relative ai consumatori e all'indebitamento, sussidi statali, case popolari, questioni legali, impiego e immigrazione, sia online che presso gli uffici di zona.

Health and Safety Executive

Gestione salute e sicurezza

È un ente governativo che fornisce consulenza e informazioni su questioni di salute e sicurezza.

Tel.: 0300 003 1747 (8:30-17:00)

Maternity Action

È un'organizzazione senza scopo di lucro che promuove i diritti delle donne in gravidanza e combatte la discriminazione.

Offre informazioni sui diritti relativi alla maternità in diverse lingue.

I contenuti qui illustrati vengono forniti come informazioni generali di base e non devono essere considerati come consulenza legale o finanziaria per la tua situazione particolare. Assicurati di ottenere una consulenza individuale sul tuo caso dal tuo sindacato, da una fonte riportata sulla nostra pagina di assistenza gratuita o da un consulente finanziario indipendente prima di intraprendere qualsiasi azione. Data la natura mutevole del diritto del lavoro, non possiamo garantire che le informazioni su queste pagine siano aggiornate. Ottenere una consulenza da fonti indipendenti e aggiornate è essenziale!

Se pensi di subire un’ingiustizia sul lavoro o che il tuo datore stia infrangendo la legge, dovresti informarti qui.

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