Toggle high contrast

Protezione dei diritti dei lavoratori mediante l’accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione tra UE e Regno Unito - RIEPILOGO

Nel dicembre 2020 il governo del Regno Unito e l'Unione europea (UE) hanno firmato l'accordo sugli scambi commerciali e la cooperazione.  Grazie alla campagna dei sindacati nel Regno Unito e in tutta l’Europa nei quattro anni di negoziati sulla Brexit, un principio chiave dell’accordo era che né il Regno Unito né i paesi dell’UE avrebbero dovuto abbassare la tutela dei diritti dei lavoratori.

Tali impegni sono stati definiti “parità di condizioni” per una concorrenza aperta e leale e per lo sviluppo sostenibile. 

Il TCA contiene un meccanismo non presente in alcun precedente accordo commerciale del Regno Unito o dell'UE, che consente di applicare sanzioni contro il Regno Unito o l'UE in caso di riduzione della tutela dei diritti dei lavoratori. 

Il TUC ha commissionato una ricerca al professor Federico Ortino (King’s College London) per comprendere meglio le disposizioni in materia di parità di condizioni e come i sindacati possano utilizzarle per far fronte agli attacchi ai diritti dei lavoratori.[1] 

Questo briefing riassume i principali risultati di questo studio.

Gli impegni sul fronte della parità di condizioni sono essenziali, in quanto i ministri del governo britannico hanno ripetutamente sottolineato come la riduzione dei diritti dei lavoratori, a seguito della Brexit, potrebbe rappresentare un potenziale “dividendo” dell’uscita dall’Unione europea.

Il 9 dicembre, Lord Frost, allora ministro responsabile del Accordo commerciale tra UE e Regno Unito, ha annunciato che il governo aveva in programma una revisione del diritto[2] dell’Unione europea poco dopo aver commentato in un discorso “se dopo la Brexit, non faremo altro che importare il modello sociale europeo non avremo successo”.[3]  Nell'ultimo anno, il governo britannico ha anche vagliato proposte volte ad indebolire la protezione dei dati personali[4] e a ridurre il contenuto dei diritti dei lavoratori e la loro applicazione effettiva come coneguenza di un nuovo approccio generale alla regolamentazione e all'applicazione della legge.[5]  Diversi membri dell'attuale gabinetto del Regno Unito, tra cui il segretario per gli affari economici, Kwasi Kwarteng, sono stati autori del famigerato opuscolo “Britannia Unchained”, pubblicato nel 2012, che sosteneva, in nome della competitività, l'abolizione della regolamentazione sociale e occupazionale derivata dall'UE, comprese le ferie retribuite e le norme sull'orario di lavoro.[6] 

È fondamentale che i sindacati possano usare l’accordo commerciale tra UE e Regno Unito per proteggere i nostri diritti duramente conquistati.

 

[1] Ortino, F. (2022), ‘Protecting workers’ rights using the EU-UK Trade and Cooperation Agreement’, online at: https://www.tuc.org.uk/research-analysis/reports/protecting-workers-rights-using-eu-uk-trade-and-cooperation-agreement

[2] Hansard (December 2021). ‘Brexit opportunities: review of EU retained law’, online at:  https://questions-statements.parliament.uk/written-statements/detail/2021-12-09/hlws445

[3] Lord Frost (November 2021). ‘If we can’t persuade people that freedom is the best way forward, we lose’, online at: https://capx.co/if-we-cant-persuade-people-that-freedom-is-the-best-way-forward-we-lose/

[4] UK government (2021). ‘DCMS Data reform consultation’, online at: https://www.gov.uk/government/news/dcms-data-reform-consultation

[5] UK government (2021). ‘Reforming the framework for better regulation’, online at: https://www.gov.uk/government/consultations/reforming-the-framework-for-better-regulation

[6] O’Grady, F. (2021). ‘Post-Brexit review of workers’ rights must not rip up hard won protections in a race to the bottom’, PoliticsHome, online at:  https://www.politicshome.com/thehouse/article/postbrexit-review-of-workers-rights-must-not-ripup-hardwon-protections-in-a-race-to-bottom

Enable Two-Factor Authentication

To access the admin area, you will need to setup two-factor authentication (TFA).

Setup now